Il pensiero sistemico si fonda sullo spostamento dell’attenzione dalle parti al tutto, analizzando la realtà come un unicum che integra fenomeni in cui le parti diventano indistinte e assumono rilevanza le relazioni tra le parti stesse; queste relazioni dinamiche generano come risultato gli eventi che non sono più in questo modo da interpretare con il nesso causa-effetto. L’approccio sistemico può essere applicato ad ogni realtà aziendale, nelle diverse tipologie che spaziano dall’azienda di erogazione all’azienda di produzione (secondo la nota classificazione del Besta). Il sistema è caratterizzato dalle continue relazioni tra l’azienda e l’ambiente esterno, oltre a quelle – più numerose e determinanti – che si sviluppano nel contesto interno in cui possono chiaramente individuarsi le due componenti principali: organo di governo e struttura operativa. Il soggetto preposto all’attività di governo elabora e pianifica gli indirizzi strategici avvalendosi di una struttura operativa dedita all’attuazione dell’impostazione strategica prestabilita. Il sistema azienda diventa vitale considerando che deve poter sopravvivere in un contesto attuando processi di apprendimento capaci di consentire l’adattamento al contesto stesso ovvero, a certe condizioni, la sua modifica. Il concetto di vitalità dell’impresa può essere agevolmente e più semplicemente sostenuto nella misura in cui si passa gradualmente dalla fase della costituzione e dello start-up – che configura una vera e propria nascita – alla fase di sviluppo e consolidamento, nell’ottica della crescita equilibrata nel tempo con un orizzonte temporale indefinito. L’impresa vive fasi di alterne vicissitudini, si verificano mutamenti più o meno sostanziali e in taluni casi – per differenti cause – giunge anche il momento della fine dell’attività. In tale contesto si inseriscono il controllo di gestione e la figura del controller. Le diverse definizioni di controllo di gestione ben si conciliano con l’approccio sistemico e lo stesso insieme di conoscenze, tecniche e strumenti volti a guidare l’organizzazione aziendale nelle scelte strategiche ed operative configura un “sistema di controllo di gestione”. Le prospettive di analisi muovono quindi dal contesto interno dell’organizzazione aziendale, dei risultati attesi e conseguiti e si intrecciano con le dinamiche esterne che influenzano l’impresa quali il mercato di riferimento, l’ambiente socio-economico locale e generale. Devono ormai trovare ampio spazio in questo ambito i Non Financial Indicators quali misuratori sintetici di fenomeni per troppo tempo non considerati nell’analisi della gestione di impresa. Appare chiaro, quindi, che l’approccio sistemico assegna al controller quel ruolo cruciale che supera di slancio l’identificazione con il number cruncher e proietta nella appropriata connotazione del business partner.
dr. Giovanni Ciuchi
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